CARMINA: DARIEN HA INCONTRATO ME - SETTEMBRE 2009

 

carmina e darien, labrador nero, che si abbracciano

 

Prima di un anno fa, non avevo mai pensato di prendere un cane, o meglio un cane guida! Ho sempre avuto grosse difficoltà, ad avere confidenza con un cane, non voglio dire che non mi piacessero, forse è più giusto dire che, non sapevo come rapportarmi, tanto che avevo sviluppato delle convinzioni un po’ bizzarre. Non volevo essere leccata, soprattutto in faccia, non volevo che mi saltassero addosso, e soprattutto non li volevo in casa, perché sporcavano, ed io con le mie paure non avrei saputo gestire tutte queste cose.  oggi sono una convinta pentita! Sono nata in Calabria, e per frequentare l’Università, mi sono trasferita a Roma, sono nata con la retinite pigmentosa, una malattia progressiva, infatti, non si è smentita, gradualmente ho perso la vista.

Mentre la mia luce, avanzava inesorabile verso il buio, mi sono laureata in Psicologia, specializzata in psicoterapia, ho iniziato a lavorare, svolgendo la mia professione, con non poche soddisfazioni. E cosi fra la laurea, la specializzazione, il lavoro, la mia vita sociale, i miei numerosi viaggi all’estero, ed in giro per conoscere la mia bella Italia, fra una bellissima convivenza con Alessio, il matrimonio civile a Parigi, e religioso in Calabria sono arrivata ad un anno fa senza conoscere l’amore di un cane, e la meravigliosa esperienza che si vive. . Cosi un anno fa è maturata in me l’idea prima e la convinzione poi di avere un cane guida. Parlandone con mio marito ho trovato una apertura favorevole, quasi inaspettata  ! Come è mia abitudine, dei grandi progetti che interessano la mia vita, non amo parlarne, prima di concretizzarli, soprattutto per non confondermi. Quindi ne ho parlato con  pochissime persone, oltre ad Alessio, ognuna di loro conoscendo le mie resistenze, ha provato a dissuadermi… ma tutti i tentativi sono stati vani! Ero troppo convinta, una strana certezza in me, mi spingeva ad andare avanti, alla ricerca in Italia di una valida scuola per cani guida. Purtroppo in Italia si è prospettata ai miei occhi una realtà scoraggiante, quasi a confermare una recondita tendenza a rinunciare, ma io, che per carattere non mi do per vinta, alla notizia che bisognava aspettare due anni prima di averlo, parlandone con una mia amica che ha una grossa esperienza di cani guida, mi ha raccontato di una sua amica che aveva frequentato una fantastica scuola in America. Subito il contatto con questa ragazza, visitato il sito (www.guidingeyes.org), fatta domanda via web, il tutto è successo quasi di getto, senza pensare, quasi come se io lo facessi per una altra persona.  Mi ero decisa… c’era solo da aspettare la risposta dalla scuola, che non si è fatta attendere, una cortese e-mail della manager mi informava che avrei dovuto produrre alcuni documenti, e che se fosse stato tutto in regola, in sei mesi avrei avuto il cane…. Prodotti i documenti richiesti, il più veloce possibile…. Non mi restava che aspettare la risposta. Convinta di essere in regola, ho iniziato subito lezioni d’inglese intensive… l’inglese è una lingua che non amo affatto, ma era cosi tanta la motivazione che ho superato anche questo ostacolo. Mentre il mio inglese migliorava, a fine ottobre mi arriva una e-mail dalla gentilissima Manager della scuola americana… l’oggetto recitava: “good news!” eccomi arruolata! Si parte!... il 30 marzo di questo anno sarei atterrata da sola in America!... I mesi che mi separavano dalla mia nuova avventura sono passati velocissimi! Cosi, pronta la valigia, piena di incertezze, paure, curiosità ed eccitazione… il 30 marzo us. atterrando all’aeroporto J F Kennedy, mi ha accolto un timido sole, che faceva ben sperare…. Incredibile, ma vero, io, proprio io sono in america, e per prendere un cane guida, da sola, o meglio in compagnia delle mie paure! … follia? con una ragazza della scuola ci avviamo verso York Town, ad un’ora da New York. La prima cosa che mi colpisce è l’organizzazione, la serietà, la professionalità  , la disponibilità e la cortesia dell’intero Staff della Guiding Eyes. Non dimenticherò mai il giorno che ho incontrato Darien, la notte prima un po’ per i fusi orari, un po’ per la mia agitazione è passata insonne, fra lacrime e perplessità, sulla mia scelta. Ma come d’incanto, quando Darien entra nella mia stanza con la sua istruttrice, scompaiono tutte le mie incertezze, Darien che ad un primo impatto mi sembrava piccolino.  Scodinzolante, era entrato dritto nel mio cuore, cosi senza alcuna mediazione.  Si, proprio lui, maschio, labrador nero, mi aveva sedotto, e come d’incanto erano sparite tutte le mie paure ed incertezze. Ho subito compreso che aveva un bel carattere, e che dovevo aspettare i suoi tempi, per entrare in confidenza con lui, allora mi sono giocata la carta delle mie conoscenze e competenze psicologiche… ho messo in atto le tecniche dell’alleanza… graduale, come si fa con i pazienti più difficili, sapevo che il tempo avrebbe fatto il resto… ed ancora una volta la psicologia non si è smentita. Cosi abbiamo iniziato la nostra avventura insieme per le strade dell’America, lui era molto bravo nel suo lavoro e lo amava,  io avevo molto da imparare, era la prima volta che mi confrontavo con un cane guida…. Quanta commozione, mentre comprendevo ogni giorno di più la nuova e diversa autonomia che stavo acquisendo con la mia nuova guida, , sentivo   che in lui c’era un grosso potenziale, e la mia vita sarebbe cambiata. Cosi dopo circa un mese, terminato brillantemente il corso, preso il diploma, si riparte! Si, io e Darien, insieme in aereo per la prima volta, torno a casa! Ho proprio vissuto una bellissima esperienza in America, mi sono arricchita e ho avuto veramente tanto da quella scuola  e dalle persone, che rivivrei volentieri, ma a Roma c’è la mia vita che mi attende! Mentre l’aereo decolla provo una intima commozione per il mio amico, penso che lo sto portando via dalla sua Terra. So che troverà tanto amore, ma penso che sarà un po’ dura per lui all’inizio della sua nuova vita italiana. Come mi  avevano informato a scuola, i primi sei mesi di adattamento al cambiamento sono molto duri per il cagnolino. Infatti Darien al suo arrivo a Roma, era confuso, stressato e disorientato. Comprendendo questo, ho deciso di andare per gradi, per lui tutto era nuovo e diverso.    Decido di privilegiare la crescita del rapporto fra noi, a discapito delle guide. Ho deciso di far conoscere con gradualità il quartiere in cui vivo, ed il mio posto di lavoro. Tale scelta è stata vincente, oggi a distanza di cinque mesi dal suo arrivo, lui non da più segni di stress e di confusione. Il lavoro che fa lo fa molto bene, ha compreso come guidarmi nel traffico disordinato di Roma, come trovare la soluzione per farmi attraversare fra le macchine parcheggiate male e sulle strisce pedonali. Darien è un cane con un bel carattere, buono, tranquillo e dolce, è già diventato famoso! È finito su un settimanale per denunciare i problemi che incontra nel fare il suo lavoro! Devo anche dire che, è un ruba cuori… è amato da tutti!  Rispetto tutte le sue esigenze, i suoi orari, e ogni giorno gli dedico il mio tempo con tutto l’amore che si può dare ad un esserino speciale come lui. Parlo molto con il mio nuovo amico, gli racconto ogni cosa che facciamo e come sarà la nostra giornata insieme. Io e lui giochiamo molto, e quando gli dedico il mio tempo  per il gioco o per altre cose importanti di relazione, non c’è telefono che tenga, per lui, tutto può attendere! Anche quanto siamo in guida, adotto lo stesso metodo, siamo solo io  e lui!...un bel team a lavoro!   Darien merita il meglio che si possa dare ad un essere vivente, perché lui mi da veramente tanto con amore, dolcezza,  disponibilità e pazienza. Sono certa che l’americanino ha compreso che lo rispetto in tutto, se  sbaglio con lui, gli chiedo scusa, e lo ringrazio per tutte le cose belle che  fa.  Sa anche che lo ascolto molto nei suoi bisogni e che per lui rinuncio quando è necessario. Sono sempre più convinta che Darien ha incontrato me, per educarmi, ed aiutarmi a comprendere l’esperienza meravigliosa che si sperimenta incontrando il cuore di un cane… Darien ha guarito tutte le mie false convinzioni… a lui è permesso tutto… mi lecca, mi abbraccia, niente mi fa più paura. So che il nostro rapporto crescerà ogni giorno, e che insieme vivremo dei momenti indimenticabili,  spero solo di sapergli restituire tutto l’amore che  instancabilmente mi da. Una cosa è certa,  nulla mi pesa, quando si tratta del mio Darienino!

Che strano disegno è la vita, per scoprire tanto son dovuta arrivare fino in America, con un po’ di tristezza, penso che nel mio passato ho perso tanto… ma forse è giusto dire che,  ogni cosa ha il suo tempo! Con lo sguardo sorridente al futuro, e la gioia nel cuore, oggi dico a Darien  “ grazie perché  ha scelto di esserci nella mia vita, ha deciso di mettere a mia disposizione la sua luce, mi ha aspettato ed incontrato.”

 

Carmina , Darien

 

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