Esperienza oltre oceano! – Agosto 2008

 

Mari seduta su una fontana con Rain accanto

 

Ciao a tutti, eccomi qui a raccontarvi l’esperienza che ho vissuto di recente alla scuola cani guida di New york, Guiding Eyes for the blind, da dove arriva la mia attuale guida.

Tutto è iniziato l’anno scorso più o meno in questo periodo, quando, improvvisamente, ho dovuto pre pensionare il mio cane guida per motivi di salute.

La notizia, come potete ben immaginare mi ha messo in crisi perché il cane sono i miei occhi e io non riesco proprio ad andare in giro con il bastone…..

Così ho iniziato a prendere informazioni nelle varie scuole italiane ma i tempi di attesa che mi si prospettavano non erano inferiori ad 1 anno, se non addirittura di più. Inoltre io da tempo mi ero avvicinata all’addestramento con il cliker che mi appassiona molto e cercavo una scuola che utilizzasse questo metodo per addestrare la mia guida…..

Mi sono rivolta alle due scuole qui in Italia che usano prevalentemente questo metodo ma purtroppo i tempi per ottenere il cane sono lunghi e io non ne avevo perché la mia guida diventava ogni giorno sempre più inaffidabile.

Così ho iniziato a cercare all’estero, prevalentemente in francia e negli Stati Uniti. Dopo accurate ricerche sono approdata nel sito della “Guiding Eyes for the blin” di Yorktown Heights,, New York (www.guidingeyes.org). Girandolo mi è sembrato subito fatto molto bene, completo con tutte le informazioni utili per poter prendere una decisione….. Mi è sembrato subito un corso molto completo e un’organizzazione molto valida.

Così ho preso il coraggio a due mani (perché il mio inglese ai tempi non era proprio dei migliori!) e ho chiamato il numero che ho trovato sul sito per vedere se avessero consegnato il cane anche fuori dagli States. Ho parlato con la responsabile delle ammissioni alla scuola che con tantissima gentilezza e molta pazienza ha interpretato il mio inglese maccheronico e ha risposto alle mie domande, spiegandomi che loro consegnano cani guida in tutto il mondo e che avrei potuto inviare la domanda compilando i moduli che trovavo sul sito e che poi una commissione avrebbe valutato la mia richiesta e deciso se io ero idonea o meno all’assegnazione di un cane guida.

Una parte dei moduli dove vengono richiesti i dati personali e le informazioni generali sulla persona, sull’autonomia e sulla vita che si conduce lì ho potuti inviare per posta elettronica, mentre vi era una parte dei moduli che ha dovuto compilare il mio medico curante, con le informazioni sulle condizioni fisiche e l’autorizzazione dei dati personali ai fini della selezione del miglior cane per me, lì ho inviati per posta. Mi è stato anche richiesto un video dove si vedeva me che camminavo con il bastone e così ho mandato anche quello per posta elettronica.

Ricevute tutte le informazioni necessarie per la domanda sono stata contattata dalla scuola per incontrare un loro istruttore che sarebbe venuto a conoscermi, a vedere dove vivo, come mi muovo e a farmi alcuni test di orientamento.

Nel frattempo ho saputo che per avere maggiori info su di me la scuola ha inviato all’istituto presso cui ho svolto i corsi di autonomia e mobilità dei questionari di valutazione su di me e sul mio grado di mobilità.

L’11 novembre scorso ho conosciuto Michael, uno degli istruttori della scuola che si occupa della selezione degli studenti.

È stato veramente gentilissimo e ha risposto a tutte le mie domande dandomi tutte le informazioni di cui avevo bisogno.

Dopo un’interessantissima chiacchierata iniziale siamo arrivati ai test ….abbiamo fatto una passeggiata prima con il mio cane guida e in seguito con il bastone e Michael ha ripreso tutto con una telecamera per fare vedere agli altri istruttori come mi muovevo.

Poi ho fatto la conoscenza per la prima volta nella mia vita di Juno, che non è altro che un cane immaginario con la sua guida che tenevo per la maniglia e il guinzaglio ma che Michael teneva dall’altra parte della pettorina e abbiamo fatto un altro pezzo di strada così. Infine mi ha fatto qualche domanda su dove si trovassero determinate cose (tipo casa mia o il nord) rispetto a me.

Dopo questa emozionante giornata Michael è tornato in America lasciandomi incuriosita ed emozionata, dicendomi che avrebbe steso una relazione su di me che avrebbe portato alla commissione che avrebbe valutato la mia domanda, assieme all’altro materiale che avevano già ricevuto.

Dopo un mesetto circa ricevo la grandiosa telefonata di Michael che mi annuncia che la mia domanda è stata accolta e che da lì a qualche mese mi sarei dovuta recare alla scuola per il corso di formazione con la mia nuova guida! Ricordo che ero emozionatissima, era sotto natale ed ero in giro a far shopping di regali e non smettevo di sorridere e avevo il cuore pieno di gioia!

Una sera verso metà febbraio poi è arrivata la grande notizia…. Ricevo una mail dove Bev Klayman, la responsabile delle ammissioni, mi dice che nella classe di aprile ci sarebbe stato un cane per me!

A quel punto non ero in me dalla gioia e le ho telefonato per avere maggiori informazioni sul cane, ma lei non mi sapeva dire altro! Mi ha chiesto se pensavo di aver bisogno di un’interprete e che in caso affermativo avrebbero provveduto alla ricerca così come a pagarle il vitto e l’alloggio per il periodo che io sarei stata alla scuola per il corso. Inoltre mi ha fatto anche scegliere la data in cui sarei voluta partire per recarmi alla scuola, tenendo conto che la classe sarebbe iniziata il 7 aprile, in quanto mi hanno pagato i biglietti aerei di andata e ritorno, oltre alle spese di vitto e alloggio per tutta la durata del corso.

Dopo tutti gli accordi necessari e la preparazione di bagagli ecc è arrivato finalmente il giorno della partenza! Mi sentivo emozionatissima per la nuova esperienza che avrei vissuto, ma nello stesso tempo ero molto dispiaciuta per il mio vecchio cane guida da cui mi dovevo separare….

Anche se sapevo che sarebbe andato a stare più che bene, in un posto che adora, circondato da prati e con persone che conosceva e gli volevano bene, è sempre difficile doversi separare da un compagno che ti è stato vicino e devoto per svariato tempo.

Ero incredula che in 6 mesi circa ero già in partenza per il corso con il cane che sarebbe durato 26 giorni!

è arrivato il 7 aprile e arrivo alla scuola…. Una struttura molto bella, nuova e luminosa dove vengo accolta da  Chrissy, una delle istruttrici della classe che mi fa vedere la mia stanza e mi spiega tutto quello che devo sapere, e facendomi fare un giro turistico per tutto l’edificio, mostrandomi quelle che diventeranno le stanze di mio interesse, come la stanza dove si spazzolano i cqani e si prende il mangime, o la lavanderia, o la stanza dove si tengono le lezioni di teoria e di obbedienza.

Dopo questa full immersion nell’inglese mi sentivo la testa scoppiare ma per fortuna era l’ora di pranzo e quindi ci rechiamo nella sala da pranzo dove inizio a fare la conoscenza di alcuni miei compagni di corso.

Dopo pranzo ho avuto un po’ di tempo libero dove ho sistemato le cose e mi sono rilassata in attesa che arrivassero tutti gli altri studenti della classe e alle 4 c’è stata la riunione introduttiva dove sono state spiegate le regole che si dovevano mantenere e il programma di quello che avremmo fatto.

Le regole che ho ritenuto molto geniali sono state quelle di camminare sempre tenendo la parete alla destra in modo tale da non scontrarsi e quella di presentarsi ogni volta che si entrava o usciva da un luogo comune, in modo tale che tutti i presenti fossero a conoscenza di chi c’era nella stanza.

Dopo la riunione mi sono scontrata con una cosa che per me è stata molto strana e un po’ difficile ad abituarmi…. Ovvero la cena alle 5 di sera!

Io stavo per andare nella sala  caffè quando dall’altoparlante chiamano tutti per la cena…. Io, abituata di mio a cenare alle 8 – 8.30 mi era molto strano cenare all’ora della merenda…. Però poi con i giorni mi sono adeguata senza problemi…. Del resto lì si usa così e quindi ho ritenuto che adottare le abitudini americane facesse parte dell’avventura, del resto non è che avessi molta scelta perché o cenavo o poi le cucine chiudevano…..

Dopo cena c’è stata la prima lezione teorica dove ci hanno spiegato come funziona la guida, come si aggancia e sgancia, come si mette il collare e si controlla che sia infilato correttamente  ecc. e ci hanno consegnato i guinzagli.

Abbiamo conosciuto Monty, un enorme pelouches a forma di Labrador, grandezza naturale, su cui facevamo pratica.

Dopodiché siamo stati liberi fino all’ora di andare a dormire….

L'emozione per questa nuova avventura che stavo vivendo era grande, tanto che la prima mattina alle 3.30 ero già sveglia e non c’è stato verso di riaddormentarmi! Quando alle 6 hanno chiamato per la sveglia io ero già prontissima! Ho fatto la prima lezione di obbedienza dove mi hanno spiegato i comandi che avrei dovuto dare al cane con i relativi gesti con le mani e ho fatto pratica con l’istruttrice che simulava il cane….dopo colazione poi ci siamo recati a Whyte Plain, dove uno alla volta, accompagnati dagli istruttori, abbiamo fatto pratica con Juno, il cane immaginario, e questo esercizio è servito alla scelta definitiva del miglior cane per noi!

È stato molto bello perché abbiamo fatto una passeggiata a turno con tutte e due le istruttrici (Chrissy e Susan) dove ci hanno spiegato come tenere la guida e i comandi da utilizzare, facendo proprio finta che il cane ci stesse guidando. Alla fine di ogni giro ci è stato chiesto se avevamo preferenze per una razza particolare (per la nostra classe, composta da 12 persone, erano stati addestrati 18 cani, tutti Labrador tranne un golden), per il sesso del cane e per il colore e in generale ci è stato richiesto che aiuto ci aspettavamo dal nostro futuro compagno (che strade dovevamo percorrere, che mezzi prendavamo, ecc). la nostra preferenza non era vincolante per loro, ma se gli fosse stato possibile avrebbero assecondato le nostre scelte.

Alla sera si è tenuto un incontro che a mio parere è stato molto utile dove tutte le persone che avevano già ricevuto un cane guida e che quindi stavano per avere un secondo o terzo cane si confrontavano e parlavano della propria esperienza e ci si è preparati tutti assieme per accogliere nel modo migliore il nuovo amico. È stato veramente interessantissimo perché io trovo che sia molto difficile la separazione da un cane che ci ha guidato e stato vicino per qualche tempo, e che, per svariati motivi, poi non ci possa più accompagnare. Ricordo che dopo quell’incontro mi sono sentita sollevata, come se mi fossi tolta un peso dal cuore ed ero molto più rilassata, positiva per affrontare questa nuova esperienza.

Il terzo giorno è stato quello cruciale, ovvero quello dove, finalmente, avremmo saputo e conosciuto il nostro compagno!

Al mattino l’istruttrice è stata dolcissima, quando ci ha svegliato alle 6 al microfono ci ha augurato a tutti un “happy dog day!”.

Dopo colazione abbiamo lavorato all’interno della scuola con gli istruttori e Juno e poi dopo pranzo…..il grande momento!

Prima c’è stata una lezione dove ci hanno spiegato come ci saremmo dovuti comportare con i cani, le reazioni che potevano avere i cani quando gli istruttori li avrebbero lasciati con noi e tutto quello che poteva accadere…. Dopodiché ad uno ad uno ci hanno detto chi sarebbe stato il nostro futuro compagno!

La mia pelosona si chiama Rain ed è una femmina di Labrador bionda! Dopo che ciascuno di noi ha saputo chi sarebbe stato il rispettivo partner siamo andati ciascuno nella propria stanza ad aspettare il momento in cui li avremmo conosciuti!

Verso le 3 è arrivata Susan con Rain… la biondina mi ha subito riempita di baci e mi ha fatto un sacco di feste…. Susan me l’ha descritta tutta… lei è alta, snella e biondo color oro con il naso nero.

Alla fine ho agganciato il mio guinzaglio al collare e Susan mi ha detto “adesso è tuo” e mi sono commossa! È stato l’inizio vero e proprio di questa nuova avventura!

Il pomeriggio lo abbiamo passato in camera a conoscerci, anche se Rain non era proprio dell’idea ma voleva tornare dalla sua istruttrice! Passata la prima crisi iniziale Rain si è calmata e con il passare dei giorni la sua dolcezza nei miei confronti è uscita e si è rivelata la compagna che è ora!

Il giovedì mattina poi abbiamo fatto la nostra prima guida assieme….. lei ha un passo molto tranquillo ma fluido, non tira ed è molto attenta e concentrata nel suo lavoro. Mi ricordo che è stato bellissimo vedere che quando Susan (l’istruttrice di Rain) mi ha dato la guida, Rain ha iniziato ad agitarsi e scodinzolare per la felicità! È bello vedere un cane che ama il suo lavoro ed è molto volenterosa di adempiere ai suoi compiti!

Abbiamo cominciato con dei percorsi molto brevi e semplici fino ad arrivare, nell’ultima settimana di corso, a camminare per New York city, dove vi posso garantire che non ho sfiorato nemmeno una persona!

Ci hanno insegnato ad affrontare praticamente qualsiasi situazione che potremmo trovarci a vivere e ci hanno spiegato come affrontarla.  Ci hanno insegnato come salire e scendere dai mezzi,  come prendere un treno, come far fare al cane le scale mobili e abbiamo fatto persino una guida notturna per vedere come il cane reagisce al cambio della luce e, per le persone con un residuo, come si trovavano al buio.

Una cosa molto bella era che al termine di ogni passeggiata  c’era un momento di confronto  con l’istruttore sul lavoro del cane e dove potevi esporre i dubbi e le domande. È bello perché anche nelle difficoltà l’istruttore è sempre lì ad incoraggiarti e a farti notare i lati positivi e i progressi. Questo aiuta molto nella relazione che si sta instaurando con il cane e alla propria autostima.

Oltre al lavoro di guida, ci è stato anche spiegato come va gestito, nutrito, pulito e curato il nostro nuovo compagno! È stato un corso completo a 360 gradi! Ci hanno spiegato come farlo giocare, come farlo abituare a nuove situazioni, come prenderci cura della sua pulizia e tutto ciò che ti serve sapere quando un cane entra a far parte della tua vita.

Le giornate si svolgevano con uno schema fisso, la sveglia era alle 6, si portava fuori il cane e gli si dava da mangiare,dopo essersi vestiti si faceva l’obbedienza e alle 7.30 c’era la colazione. Alle 8 c’era la lezione teorica e alle 9 si partiva per Whyte plain dove la scuola ha un’altra casa e dove si svolgevano le lezioni pratiche con il cane. Alle 12 vi era il pranzo e verso le 3 si ritornava alla scuola perché alle 4 i cani cenavano e noi a nostra volta alle 5. Poi eravamo liberi fino alle 7.30 quando il cane usciva e alle 9.30 quando usciva per l’ultima volta.

Ogni mattina a colazione ci veniva illustrato il programma del giorno e ci preparavano a quello che stavamo per affrontare.

Alla Guiding eyes ho trovato una nuova famiglia! Le persone che lavorano lì sono speciali, con un cuore grande e tanta tanta gentilezza. Erano molto disponibili ad aiutarti in ogni situazione, ma allo stesso tempo facevano di tutto per renderti il più autonomo possibile. Ti erano vicini e ti sostenevano in caso di sconforto ed erano disponibilissimi a rispondere ai dubbi e alle domande che venivano sul cane o sulla gestione di questo.

Gli istruttori vivevano con noi alla scuola per tutto il periodo e quindi in caso di necessità o emergenze c’erano sempre. Inoltre vi era anche un servizio infermieristico aperto tutti i giorni.

L’ultimo sabato di corso c’è stata la nostra “Graduation” dove con una bella e toccante cerimonia ci sono stati consegnati i nostri diplomi di fine corso con il cane, così come sono stati consegnati anche alle famiglie che hanno cresciuto i nostri cuccioloni. Lì c’è stato il momento  per ringraziare pubblicamente tutti, dalle persone che si occupano della selezione dei cani, a chi lì cresce, a chi li addestra e in generale a tutti coloro che rendono la Guiding Eyes una struttura fantastica e funzionale qual è!

Ora sono passati 4 mesi da quando sono tornata in Italia con Rain, che non smette ogni giorno di stupirmi con la sua bravura, pazienza e dolcezza.

Non avrò mai abbastanza parole per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo e un grazie speciale va alla mia Rain, che con amore e dedizione è la protagonista numero uno di questa avventura!

È stata ed è tutt’ora un’esperienza grandiosa che non può essere descritta a parole, io consiglio di viverla.

Può spaventare il fatto che la scuola si trovi dall’altra parte dell’oceano ma vi posso assicurare che l’assistenza e i controlli da parte loro sono impeccabili. O via telefono o via mail sono prontissimi ad aiutarti nei problemi che puoi incontrare. C’è una linea telefonica apposta per parlare con gli istruttori in caso di difficoltà che è aperta tutti i giorni e in caso non rispondano vi è la segreteria telefonica dove puoi spiegare che succede e loro ti richiamano prontamente.

Se volete avere maggiori informazioni scrivete pure.

Un salutone e scodinzolate dalla mia biondina!

Mari & rain

 

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