VALERIA E Balù: due anni di vita assieme!
Agosto 2009
Verso la fine di giugno del 2007 mi arriva una telefonata: il cane guida per lei sarebbe pronto e può venirlo a ritirare il 2 luglio. La mattina di quel fatidico giorno io, e la mia mamma, prendiamo il treno per Milano con la testa piena di dubbi, domande, incertezze e tanta curiosità. Alla stazione ci vengono a prendere con un enorme ombrello perché diluviava. Arrivati alla scuola ci viene detto di attendere, e poi... eccolo... Un labrador biondo molto giocherellone e coccolone. Si siede davanti a me e mi guarda con quei suoi occhi grandi e scuri e prima piega la testa a destra e poi a sinistra. Io ho allungato la mano e lui ha iniziato a scodinzolare.
Così sbrighiamo le formalità, mi viene spiegato come accudirlo nei 15 giorni di affiatamento, pranziamo ed eccoci al treno per il ritorno. Appena salita sul treno mi viene l'angoscia: come lo metto, dove lo posso far sedere, se gli scappano i bisogni, se ha freddo, se... molti se... Volevo tirare il freno d'emergenza, scendere e riconsegnarlo. Ma quel cagnone addormentato sotto i miei piedi che russava dolcemente ogni tanto mi guardava e mi faceva tranquillizzare pian piano.
Arrivati a casa gli mostro stanza per stanza la mia casa dicendogli "qui c'è la camera", "qui c'è la cucina"... poi gli presento l'altro mio cane: Romeo. Speravo che andassero d'accordo, lo speravo tanto, e così è stato!
Passano tra molte passeggiate, molte ore di gioco, di divertimento e di conoscenza quelle due settimane. E così inizia la nostra avventura. Una nuova esperienza fra conduttore e cane. Una nuova amicizia fra Valeria e Balù.
Il mio Balù è tutto per me. Penso che se non ci fosse lui nei momenti di crisi io sarei persa. MMi ha convinta a rialzarmi da molte cadute. Quando ti vede in difficoltà prende delicatamente la tua mano e ti invita a giocare. Quando piangi ti lecca il viso. Insomma per me è un cane straordinario con i suoi difetti che non cambierei con la mano di nessuno.
Abbiamo camminato molto in questi due anni di vita comune. Entrambi abbiamo commesso degli errori e abbiamo capito come superarli. Se uno di noi due è indeciso sa che può contare sull'aiuto dell'altro. Tante volte, passeggiando, mi soffermo su qualche pensiero e poi gli racconto ciò che ho pensato. Le prime volte avevo paura e timidezza a parlare con il mio Balù. Avevo paura del pensiero degli altri. Ma poi ci ho riflettuto. Per me il mio Balù è una persona. è un essere vivente che capisce, magari non le parole ma il senso delle stesse. Capisce, ascolta senza annoiarsi. Ascolta come solo un cane sa fare. Per me è un amico e non solo un cane guida.
Siamo andati assieme alla scoperta del mondo. Io fino a nemmeno un anno fa vedevo luci e ombre e perciò quel po' mi dava sicurezza. Oggi invece è tutto nero e il mio fedele amico ha risaputo donarmi la chiave per riappropriarmi dei colori di un bel giardino, dell'acqua, del cielo e della vita. Lunghe passeggiate, molti commissioni (in posta, banca, a fare la spesa), molto shopping e anche molta solidarietà (perché quando Balù deve andare dal veterinario io gli faccio coraggio e, invece, quando tocca me di andare dal medico è lui a farmi coraggio).
Qualche episodio particolare? Vado in una pizzeria dove so che i cani non sono ben accetti. Non l'ho scelta apposta. Stavo passeggiando e avevo sete e quello era il posto più vicino. Apro la porta e chiedo cortesemente se mi può portare qualcosa da bere. Il padrone del locale mi chiede il perchè invitandomi ad entrare. Io faccio presente che ho il cane. Lui mi porta un bicchiere alla porta e per tutto il tempo che bevo rimane a guardare Balù. Naturalmente lui è sdraiato per terra che si riposa. Mentre sto pagando il padrone del locale mi dice che posso entrare la prossima volta perchè ha visto che il cane è educato. Io ho ringraziato facendo però presente che non sarei tornata tanto spesso visto che i cani non erano ben graditi. Ora, ogni volta, che passo davanti a quel locale e il padrone mi vede mi invita ad entrare.
E come quella volta è successo altre volte in molti posti pubblici e privati. Ne Balù e nemmeno io siamo perfetti ma nel nostro piccolo cerchiamo di essere corretti ed educati anche tenendo conto delle idee delle altre persone.
E quando mi fa arrabbiare. Io lo sgrido e gli spiego anche perché ha sbagliato. Lui prende e si siede di fronte a me. Piega la sua testa a destra e poi a sinistra. Cerca di darmi la zampa. Io allora mi metto al suo livello e lo guardo negli occhi. Lui sta fermo un po' e poi vista la mia immobilità scodinzola lievemente la coda e appoggia il suo naso sul mio. Io allora non resisto più e spalanco un bel sorriso. E il mio Balù si alza e tutto felice e scodinzolante mi fa le feste e a suo modo mi chiede di ritentare a fare ciò che ha sbagliato. La cosa stupenda è che un errore raramente lo commette due volte di fila...
Oggi non sono riuscita a trovare un punto d'incontro con 3 persone. A volte mi ha stancato spiegare a che cosa mi serve avere al mio fianco un cane guida ma mentre lo raccontavo mi son convinta sempre di più che è giusto che pure gli altri rispettino me.
Oggi in qualsiasi posto vado con il mio amico a quattro zampe. E tutti sono attirati da quei grandi occhi. Tutti gli fanno tante coccole e persino le persone meno pensabili arrivano a trovarlo o ad aspettarlo all'angolo della strada con una coccola o un dono per lui. Ormai prima di chiamare me per nome chiamano il mio cane. Io così ho fatto tanti amici e forse ho anche insegnato qualcosa agli altri.
Certo un po' invidiosa di tutte le attenzioni che ha il mio Balù però mi gioisce il cuore che ora le persone prima di vedere una persona disabile vedano una persona con un problema che cerca di affrontarlo.
E perciò caro Balù spero di passare ancora tanti anni assieme a te. Spero di poterti insegnare tante cose. E mille grazie per tutto ciò che mi hai insegnato, per avermi donato tanti momenti felici, per farmi compagnia quando mi sento sola. Grazie per ascoltare i miei pensieri contorti, grazie per rendere sicuro ogni mio passo. Grazie per donarmi un raggio di luce ogni giorno. E soprattutto grazie di credere in me ogni momento sempre di più e di spingermi ad andare avanti nel mio tortuoso cammino. In due anni di vita assieme sono tanti i regali che mi hai fatto e non ci sono abbastanza parole per dirti il bene che ti voglio anche quando mi fai arrabbiare. Grazie di esistere e di essere come sei. Non cambiare mai!
Un forte abbraccione piccolo mio. Valeria S.